Non produciamo etichette ma annate messe in bottiglia; lavoriamo esclusivamente uve aziendali provenienti da un unico, piccolo vigneto, per questo i nostri vini sono lo specchio senza compromessi dell’annata che li ha creati.
2023
La primavera 2023 è iniziata con condizioni piuttosto siccitose e temperature calde, specie nelle prime fasi dell’anno. In maggio si sono verificate precipitazioni abbondanti, che hanno in qualche misura compensato il deficit idrico accumulato, ma hanno anche favorito lo sviluppo di malattie fungine, in particolare la peronospora. Nel trimestre aprile‑giugno sono stati registrati circa 482 mm di pioggia nella zona, un valore elevato, anche se non ai massimi storici. Le condizioni di fine stagione hanno reso importanti scelte tempestive su quando iniziare la vendemmia per equilibrare maturazione zuccherina e mantenimento degli acidi. La freschezza notturna e le giornate soleggiate hanno aiutato in questo senso
2022
Il 2022 si è contraddistinto per una scarsità idrica significativa. Nei primi sei mesi dell’anno, le precipitazioni totali sono state pari a circa 189 mm, valore ben al di sotto della media degli ultimi cinque anni, che si attesta intorno ai 418 mm. A questa carenza idrica si sono sommate temperature elevate durante tutto il periodo estivo, con un picco nel mese di luglio, che ha fatto registrare una temperatura media di circa 28,1 °C, contro una media pluriennale di circa 25,4 °C. Il ciclo vegetativo è iniziato in modo regolare, con il germogliamento tra fine marzo e inizio aprile. Le temperature miti primaverili hanno favorito una fioritura anticipata. L’intero sviluppo fenologico è stato accelerato dalle alte temperature, portando a un anticipo generale della vendemmia. Nonostante le difficoltà dell’annata, le uve hanno presentato un attimo stato sanitario
2021
Dopo un inverno piuttosto mite, la primavera ha visto un precoce risveglio vegetativo, con il germogliamento che si è verificato nella prima decade di aprile. Il vigneto non è stato colpito dall’ondata di gelo che ha colpito la zona il 7 aprile. Il mese di maggio è stato caratterizzato da temperature miti e precipitazioni abbondanti, soprattutto nella parte centrale del mese. Queste condizioni hanno favorito la crescita vegetativa ma hanno anche aumentato il rischio fitosanitario, richiedendo una gestione attenta della difesa contro la peronospora. Le temperature insolitamente basse tra fine maggio e inizio giugno hanno rallentato fioritura e allegagione. L’inizio dell’estate ha segnato un netto cambiamento, con un lungo periodo asciutto e caldo tra giugno e la fine di luglio. La scarsità di precipitazioni ha generato condizioni di stress idrico. Nel complesso, per i nostri vini, si è rilevata una delle migliori annate degli ultimi anni
2020
La stagione 2020 è stata caratterizzata da un inizio di germogliamento nella prima decade di aprile, in linea con la media storica, anche grazie a una prima parte di primavera soleggiata e con scarse precipitazioni. Queste condizioni climatiche si sono protratte anche per tutto il mese di maggio con temperature miti e piogge leggermente più frequenti ma che non hanno superato i 40 mm complessivamente, limitando lo sviluppo di patogeni, in particolare di peronospora. Con giugno, si è assistito a un temporaneo cambio di tendenza, con frequenti temporali nei primi 20 giorni del mese che hanno portato circa 130 mm di pioggia e temperature medie al di sotto dei 20°C. Le viti hanno goduto comunque di buona fertilità e regolari fioritura e allegagione. A luglio il clima è tornato ad essere tendenzialmente asciutto, con due soli temporali significativi a inizio e fine mese, e con un’ideale escursione termica tra giorno e notte che ha portato, il 16 settembre, a un inizio di vendemmia in media con gli ultimi anni.
2019
Ad un inverno siccitoso e non freddo è seguita una primavera calda ad aprile e molto fredda e piovosa a maggio. Questo andamento climatico ha stressato la vite già in fase pre-vegetativa consumando molte delle riserve accumulate nel legno e provocando germogliamenti disomogenei.
L’epoca di raccolta, a causa del periodo piuttosto freddo decorso durante il germogliamento e la fioritura (mese di maggio), è stata ritardata mediamente di 15 giorni. La vendemmia è iniziata nella seconda settimana di settembre (15 Settembre).
Da un punto di vista qualitativo i livelli risultano molto buoni con diverse punte di ottimo.
2018
La stagione 2018 ha visto una partenza vegetativa in linea con la media storica, con i primi germogli visibili intorno alla prima decade di aprile.
Maggio, giugno e perfino luglio sono stati mesi caratterizzati da piogge piuttosto frequenti e alle volte di intensità importanti: il luglio di quest’anno è di gran lunga il più piovoso degli ultimi anni, con oltre 230 mm caduti, la metà dei quali in due soli temporali.
La vendemmia è cominciata il 16 di settembre con il Merlot per arrivare a fine mese per i Cabernet
2017
La vendemmia 2017 in tutta la Franciacorta è stata indelebilmente segnata della storica gelata della nottata tra il 18 e il 19 aprile. Le temperature minime hanno toccato un picco negativo intorno alle 6 di mattina di -2/-3 °C a causa di aria gelata proveniente dalla Siberia e sospinta dal vento Burian. Per trovare un episodio simile occorre risalire al 1957. Fortunatamente i versanti del Montorfano, grazie alla loro altitudine sono stati risparmiati da questo evento.
La stagione è cominciata positivamente con uno sviluppo vegetativo avanzato e piuttosto anticipato rispetto alla media. In questa annata abbiamo scelto di ridurre di molto le rese dimezzando i tralci portatori dei grappoli e regalando così grande concentrazione.
Le uve raccolte si presentavano perfettamente sane con un ottimale rapporto tra acidità e zuccheri. La vendemmia è stata unica, di uvaggio, il 25 settembre